Archives for the month November, 2007

Karaoke su Skype

Tuesday, November 27th, 2007

Escludiamolo subito: poco in confronto ad una sana cantata tra amici in un apposito locale di karaoke… per quanto qualche comodità in più c’è, ma andiamo per ordine.

Vi piace cantare sul vostro PC?
Quindi avrete anche installato un apposito programma per eseguire basi karaoke e cantarci sopra col microfono. Ci sono i programmi standard, come “VanBasco Karaoke Player” -un classico che consiglio-, per eseguire file nel diffusissimo formato .kar, praticamente un file MIDI con in più informazioni di “testo nel tempo”. Poi ci sono anche altri con formati proprietari con basi mp3 o wave e magari qualche altro fronzolo (animazioni, effetti video, etc..) per ravvivare. Il buono di questi ultimi è che la qualità della base, e per qualità intendo il realismo degli strumenti e sonorità, sono decisamente più indipendenti dalla capacità della scheda audio: i file .kar sono dunque eseguiti tramite una delle periferiche MIDI disponibili sul sistema, se si ha solo quella della scheda audio e non è granché va da sé che le basi risulteranno un po’ “di plastica” fino a sfiorare il ridicolo. Mentre nella stessa situazione una base mp3 (wave) è una vera e proria pre-registrazione di un pezzo e quindi, anche in casi di bassa qualità, si sente comunque la presenza di strumenti reali e magari anche qualche bel coro e controcanti che non guastano di certo.

Se invece disponete di una buona sistesi MIDI avrete tutto il vantaggio di poter reperire facilmente le basi e avere file “leggerissimi”, mediamente sotto i 100KB mentre una base mp3 mediamente supera i 3MB. Perché tanta differenza? Leggi quest’altro post sulla differenza tra Midi e Mp3.

Visto che si canta sul proprio PC e magari si dispone di una buona connessione a Internet, perché non unire le due cose alle potenzialità offerte da Skype?

Di preciso intendo le Skypecast che permettono a più utenti di conversare assieme, più che in una conferenza (limitata a 9 utenti). Quindi c’è un “ospitante” che gestisce la cast e i partecipanti, ciascuno attrezzato in modo tale da poter cantare su una base. Il rispetto e l’ordine sono essenziali, ad esempio quando uno canta gli altri utenti (tranne quelli in ascolto o in attesa ovviamente che non possono intervenire) dovrebbero tenere il microfono spento per non creare disturbi. L’esperienza è divertentissima, provate. La cast più attiva e seria in questo senso è la “TeddyBoy Group” dove il rispetto è sacro e il divertimento assicurato.

Consiglio:
Prima di cantare su una base è bene avere la traccia con la melodia del cantato già silenziata, la tonalità o chiave giusta per la nostra voce, volume generale e altro, impostazioni che VanBasco Karaoke Player rende possibili comodamente. Ancor più comodamente queste impostazioni e settaggi (mute, key, vol, tempo) possono essere salvate una volta per tutte sfruttando le Playlist: leggi quest’esauriente articolo sull’uso delle Playlist di VanBasco Karaoke Player!
Questo permette di essere sempre e subito pronti a cantare su una base già ben configurata secondo le esigenze comuni e personali senza star lì ad annoiare gli altri partecipanti in attesa che voi abbiate configurato opportunamente la base; fin quando trovate basi standard bene… ma se ve ne capita una che, per esempio, non ha la melodia del cantato sulla traccia 4 (come è convenzione) la ricerca di una o più tracce da “azzittire” potrebbe richiedere parecchio. Quindi è sempre consigliabile farsi trovare già belli e pronti con la propria playlist.

Come fare per trovare una cast di karaoke?
Basta cercare sul sito di Skype, nella sezione Skypecasts, la ovvia parola chiave “karaoke”.

Ovviamente al momento bisogna ancora fare i conti con l’instabilità -certe volte totale e deprimente- del sistema di Skypecast che difatti è tuttora in versione beta, ovvero il grosso dell’applicazione è disponibile ma è ancora in fase di test ed è ben comprensibile che per gestire oltre 10 milioni di utenti ci vuole una solida struttura. Attendiamo pazienti.

Differenza tra Midi e Mp3

Tuesday, November 27th, 2007

Ogni tanto nelle discussioni su conversioni varie di formati wave, mp3, etc.. salta fuori la domanda “posso convertire da mp3 a midi”? Eh beh farebbe gola a molti, visto che la caratteristica evidente dell’estensione .mid è di avere file “leggerissimi”, mediamente sotto i 100KB mentre una base mp3 mediamente supera i 3MB. Perché tanta differenza?

MIDI:
Un file .mid dovete considerarlo come fosse solo uno spartito nel quale c’è scritto quali strumenti, quali note, a che tempo (e altre informazioni musicali) dovranno essere eseguite. Ad eseguire queste informazioni (a leggere lo spartito) ci penserà la periferica o altra strumentazione MIDI, che fungerà quindi da “orchestra”.

MP3:
Fondamentalmente nel file mp3 avete appunto una registrazione di una musica vera ovvero tutte le informazioni digitali di una forma d’onda, quindi tanti dati, tanti bytes.

Riprendendo l’esempio dello spartito, sarei tentato di dire che l’mp3 è l’orchestra stessa, per dare bene l’idea della differenza di peso: uno spartito sarà sempre molto più leggero dell’orchestra che lo esegue.

Ma, onestamente, non sarebbe altrettanto vero: in questo caso l’mp3 è una dettagliata “incisione” di un’orchestra che sta suonando, quindi sarebbe comparabile ad un disco. Per assurdo -nell’esempio- un disco potrebbe anche avere un peso di poco superiore a quello di uno spartito… ma digitalmente parlando il divario è enorme.
Per chiarezza, abbiamo parlato di “mp3″ perché è il nome ormai più comune per indicare un certo formato musicale; preciserei comunque che nel discorso si può anche intendere genericamente il WAVE. Mp3 è un formato che permette di ottenere una qualità simile alla fedeltà di un wave però compressa in pochi megabyte di spazio (dai 4 ai 5 mediamente); il vantaggio è un po’ come avere un lungo file di testo .txt e farne un file .zip, dieci o venti volte più leggero. Peggio ancora sarebbe stato paragonare la leggerezza del MIDI ad un WAVE di qualità e stereo, parliamo di grandezze come “mille volte più pesante” (un midi 100KB, un wave 100MB).

Ritornando al discorso della conversione “mp3 to midi”, personalmente, avendo io composto parecchi MIDI, quindi, avendo ben chiara l’idea e soprattutto la differenza con il wave/mp3, penso non sia possibile ottenere qualcosa di decente. Spero di essere smentito, magari tra qualche anno.

Cos’è una Cena Progressiva?

Tuesday, November 20th, 2007

Progressive Dinner

Alcuni la traducono letteralmente in “cena progressiva“… ma cos’è una cena progressiva?

Mai sentita fino a qualche giorno fa. E la prima immagine che mi è saltata in mente di questa progressive dinner è stata una tavola imbandita con Peter Gabriel e i suoi Genesis, e altri componenti dei Jethro Tull seduti a mangiare assieme (per chi non avesse associato, sono musicisti del genere “progressive“-rock).

Fondamentalmente una “progressive dinner” richiede una certa organizzazione, anzi vista l’assurdità direi una “certa premeditazione”. Deve essere organizzata perché fondamentalmente si tratta di una “sessione di cena” ma avviene in luoghi (locali) differenti nella stessa serata. Insomma si comincia con l’aperitivo in un Pub o altro locale, poi si salta al prossimo locale o ristorante per un antipasto, il primo piatto in un terzo e così via fino ad arrivare al dessert, chissà dove.

Ovviamente si può fare anche come cena di gruppo tra amici -forse più logica e simpatica, più umana diciamo-, facendo le varie tappe in varie case di ciscuno degli elementi del gruppo.

Si parte da un minimo di 3 locali (antipasto, primo e secondo) fino ad arrivare anche al doppio o oltre.

In Italia sarebbe un dramma, il caffettino in un bar, l’amaro in un altro locale, poi l’ammazzacaffé, il grappino in un altro… insomma 4 locali solo a fine pasto.

Ma appunto, mi chiedo, in Italia si usa farne? E se sì, come le chiamate?
Cene progressive? Cena a tappe?